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lunedì 25 settembre 2017

Il Veggente

Il libro racconta la storia di Bruno Cornacchiola, un protestante ignorante (di famiglia poverissima, era cresciuto praticamente da barbone) e focoso (durante la guerra civile aveva comprato in Spagna un pugnale e ci aveva fatto incidere a morte il Papa) al quale la Madonna è apparsa per molti anni alle Tre Fontane, nella zona sud est di Roma. Io, lo ammetto, non conoscevo di questa apparizione a Roma e anzi solo adesso sono andata alle Tre Fontane, dove ho trovato una bellissima chiesa costruita sul luogo del martirio di San Paolo, rarissimo esempio di romanico a Roma.
Mentre leggo le profezie che Bruno Cornacchiola constato che sono state confermate dagli avvenimenti passati, e questo mi ha spaventato non poco considerando le profezie che ho letto e che riguardano il futuro. Gli eventi tragici profetati hanno tutti a che fare con la sorte di noi credenti in Occidente, e con la generale apostasia.
Non capisco perché la Chiesa non pubblicizzi questa apparizione visto che è proprio a Roma.
Maria ci chiede fare penitenza, confessarci e pregare. Ci stà avvisando di un grande pericolo e noi tutti dobbiamo essere pronti nella morte per poter essere salvati e pregare per la pace. Invece solo silenzio.
Queste profezie sono state lasciate nell’oscurità di qualche polveroso archivio della Santa Sede – qualunque sarà il pronunciamento definitivo dell’autorità (questa riflessione è estensibile anche a Medjugorje) – la sua parola dovrebbe essere conosciuta e divulgata a tutti i fedeli.
«Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre».
«Ho visto scorrere molto sangue a San Pietro. La chiesa ridotta ad una masso di rovine», negli ultimi messaggi. Siamo dunque alla vigilia dell’Apocalisse? Conoscere i rischi e i pericoli che corrono al Chiesa e il mondo d’oggi «pur nella loro crudezza, non deve indurre ad un’irragionevole paura o a uno sterile fatalismo ma – spiega nella postfazione il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei santi – piuttosto deve ispirare la presa di coscienza e il senso di responsabilità per eliminarne alla radice ogni possibile fattore scatenante».
Per fare buonismo stiamo prendendo sotto gamba un pericolo che incombe su di noi. Come possiamo accettare di far entrare persone che professano a casa loro una religione che perseguita e uccide i cristiani e non accetta l’edificazione di Chiese? Pretendono moschee e luoghi di preghiera che loro non permettono a casa loro. Tutto questo noi lo pagheremo caro. Con attentati e come dice la profezia della Madonna con un attacco terroristico che fara esplodere San Pietro con conseguente attacco alle persone che verranno smembrate dice la Madonna, quindi persone che sono dentro il nostro Paese e che al momento giusto ci massacreranno.
Altro che accoglienza, dobbiamo difenderci e difendere i nostri figli.
Tutto questo dirà Lei sarà anticipato da terribili terremoti causati da uomini senza Dio che distruggeranno la terra con un potente attacco nucleare.

E mi sembra che ad oggi tutto questo stà accadendo e sarà possibile. Quindi pregare e pulire le nostre anime, che siano pronte ad accogliere nostro padre celeste e soprattutto alla morte che è nel nostro futuro presente.


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